Il comandante dei Carabinieri del NAS, Cosimo Piccinno, partecipa al quinto rapporto annuale sul valore dell'industria cosmetica in Italia, Roma, 17 giugno 2014.
ANSA/VINCENZO TERSIGNI

Chi siamo

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Questo sito è nato per volontà della famiglia del Generale dei Carabinieri Cosimo Piccinno, in memoria della prematura scomparsa di un uomo distintosi per rettitudine morale e per aver lavorato a favore della salute dei cittadini italiani contro la criminalità in campo alimentare, farmaceutico e sportivo.

Un pensiero riguardo “Chi siamo”

  1. Più che un commento, vorrei lasciare un ricordo.
    Nel lontano 1996, dopo essermi laureato, ho svolto il servizio di leva presso nell’Arma dei Carabinieri e sono stato destinato alla Stazione Carabinieri Palermo Centro.
    Sono stato a Palermo, presso la caserma Carini , dal settembre 1996 al giugno dell’anno successivo.
    All’interno di quella caserma, alloggiava e lavorava , all’epoca dei fatti, il tenente colonnello Piccinno, comandante del Gruppo Carabinieri Palermo 1.
    Dopo tanta premessa, arrivo ai fatti.
    Dopo aver trascorso un periodo di riposo a casa,a Napoli, mi recai in aeroporto per rientrare a Palermo.
    Al banco imbarchi, qualche posizione più avanti, scorgo in fila, il colonnello Piccinno.
    L’altoparlante segnala l’inizio di uno sciopero dei controllori di volo e, di seguito, la cancellazione del nostro volo.
    Dopo le scontate rimostranze di tutti i passeggeri, vedo il colonnello avvicinarsi a me (….mi aveva riconosciuto perché mi aveva notato di servizio alla porta carraia della caserma Carini, quando lo salutavo ad ogni suo passaggio!!).
    Mi invita a seguirlo perché saremmo tornati insieme a Palermo, ma in nave.
    Il colonnello mi offri di rientrare con lui , in cabina, a Palermo per evitarmi il richiamo per mancato rientro.
    Mi offrì la cena, durante la quale avemmo modo di conoscerci meglio e ricordo con grande affetto i suoi preziosi consigli.
    Mi ospitò in cabina e, dopo aver trascorso la notte in nave, mi accompagnai a lui per il rientro in caserma.
    Giustificò personalmente il mio ritardo, evitandomi sanzioni disciplinari.
    Ricorderò per sempre con grande affetto e tenerezza le parole di un uomo di legge preparato, di un grande tecnico e di un uomo di grande sensibilità ed umanità.
    Un grande abbraccio a Voi familiari e grazie per averci donato di poter godere di persone di così elevato spessore.
    Emanuele Guadalupi

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